E’ proprio vero, ad ogni età corrisponde un diverso modo di nutrirsi, dettato anche e soprattutto dalle mutate esigenze fisiche e fisiologiche dell’organismo. Quando si giunge alla cosiddetta terza età si necessita di una dieta perfettamente bilanciata che possa, più di quanto avviene nelle altre fasi della vita, proteggere il corpo, ormai di per sé debilitato, da ogni tipo di malattia o acciacco. In genere, si tenga presente che il quantitativo di calorie necessario ad una persona un po’ più in là con gli anni si riduce di circa il 30% rispetto ad individui più giovani. Ciò avviene perché tanto il metabolismo quanto la possibilità di movimento fisico subiscono ovviamente dei bruschi cali.Premesso che resta sempre valido il principio secondo il quale una vera dieta può essere elaborata soltanto da un dietologo o da un nutrizionista, si afferma che in linea di massima un anziano dovrà ingerire qualcosa che non impegni eccessivamente la digestione e che comunque sia ricco di vitamine.Di contro, cosa questa ahimè abbastanza prevedibile, si dovrà provvedere a ridurre notevolmente tanto il consumo di alimenti grassi quanto l’uso di cibi dolci. A uova e formaggio si preferiranno il latte (soprattutto per le donne) ed il pesce. Sì invece ai carboidrati integrali e agli alimenti ricchi di fibre o ancora a vitamine e sali minerali.I reni, ormai indeboliti, andranno tutelati bevendo parecchio. Si consiglia poi di mangiare poco e spesso e di prediligere ingredienti freschi a cibi industriali.Si badi infine a non saltare mai la colazione e si faccia in modo che questa sia variegata e ricca di alimenti a base di calcio, ma mai eccessivamente calorica.La cosa più importante da tenere sempre a mente è l’importanza di un’alimentazione non abitudinaria, ma variabile in cui siano presenti una buona dose di vitamine e calcio, ma viste le patologie tipiche di quell’età ogni abitudine alimentare deve prima essere avallata dal medico.